Sergio Scatizzi “Paesaggio senese”
Sergio Scatizzi
“Paesaggio senese”
Olio su tavola
cm 72×48,5
1999
Le distesse assolate senesi è come se avessero esercitato su Scatizzi un che di ipnotico, o forse meglio dire catartico.
Le colorazioni naturali della terra hanno sempre avuto un particolare fascino sul pittore toscano, proprio perché attraverso esse si riesce a spaziare incredibilmente anche a livello cromatico, passando dalle sfumature più vicine al nero che al bruno, fino a chiarori candidi da sfiorare il bianco.
Al centro di questo range tonale approdiamo anche verso quegli ocra da lui tanto amati, quell’ “ocra” divenuta protagonista della sua Toscana in una intervista del 1994 in occasione di una sua mostra a Castiglioncello.
Scene e colori unici che caratterizzano l’opera dell’artista perché vanno a contraddistinguere inevitabilmente il suo essere e le sue origini.
Sergio Scatizzi
“Sienese landscape”
Oil on board
cm 72×48,5
1999
The sun-drenched expanses of Siena is as if they had exerted on Scatizzi something hypnotic, or perhaps better said cathartic.
The natural colours of the earth have always had a particular fascination for the Tuscan painter, precisely because through them he is able to range incredibly in colour, going from nuances closer to black than to brown, to whitish highlights verging on white.
In the middle of this tonal range, we also come to those ochres he loved so much, that ‘ochre’ that became the protagonist of his Tuscany in a 1994 interview on the occasion of one of his exhibitions in Castiglioncello.
Unique scenes and colours that characterise the artist’s work because they inevitably mark his being and his origins.
Commenti recenti