Sergio Scatizzi “Marina”

Sergio Scatizzi
“Marina”
Olio su tavola
cm 34,5×22
1988

Un dipinto che profuma di spensieratezza e riesce a trasmetterla in ogni sua sfumatura.

Le onde si avvicendano inseguendosi in quel loro ripetitivo ed antalgico fragore.

Quell’infrangersi che riesce ad insinuarsi nelle menti dei viandanti sulla battigia e li culla con un duplice movimento, quello di allentare i pensieri pressanti del quotidiano ed al contempo permette una maggiore contemplazione, quasi meditativa, del proprio esistere.

Il cielo limpido, addolcito da una minuta nuvola rosata passeggera, ci rincuora con la sua placida presenza infondendo quella speranza che alle volte può vacillare un po’ per chiunque.

I colori della spiaggia passano delle nuance del crema fino a grumi più scuri ed intensi, questo permette di accentuare l’aspetto prospettico.

Scatizzi ha rappresentato molte volte paesaggi marini, ogni volta però ci regala diversi approcci emotivi, facendoci alle volte riflettere ed altre volte distrarre. 

Sergio Scatizzi
“Maritime”
Oil on board
cm 34,5×22
1988

A painting that smells of carefreeness and manages to convey it in every nuance.

The waves chase each other in their repetitive and antalgic roar.

That crashing that manages to insinuate itself into the minds of the travellers on the shoreline and lulls them with a twofold movement, that of easing the pressing thoughts of everyday life and at the same time allowing greater contemplation, almost meditative, of one’s own existence.

The clear sky, softened by a tiny passing pink cloud, heartens us with its placid presence, instilling that hope that can sometimes waver a little for anyone.

The colours of the beach change from shades of cream to darker, more intense clusters, which accentuates the perspective aspect.

Scatizzi has depicted seascapes many times, but each time he gives us different emotional approaches, making us sometimes reflect and sometimes distract.