Enzo Pregno “La rosa rossa”
Enzo Pregno
“La rosa rossa”
Olio su tela
cm 75×50
1949
I pittori, come i musicisti, creano particolari composizioni le quali hanno delle peculiarità, delle caratteristiche, che in un certo qual modo divengono una sorta di impronta tipica di quell’artista.
Nei musicisti si può trovare in brevi e determinati giri di note le quali diventano facilmente riconoscibili per gli esperti ed appassionati di musica.
In pittura questa impronta può essere data dall’uso dello strumento, della pennellata, di particolarissimi pigmenti ma anche nelle atmosfere.
Per Enzo Pregno, oltre alla pennellata particolarmente liquida e vivace, quello che colpisce è una sorta di tonalità su cui i colori si accordano, quello che in fotografia e nel cinema viene definito “filtro”, una lente che accorda i colori e li equilibra tra loro in base al risultato cercato.
Enzo Pregno
“The Red Rose”
Oil on canvas
cm 75×50
1949
Painters, like musicians, create particular compositions that have peculiarities, characteristics, which in a certain way become a kind of typical imprint of that artist.
In musicians, this can be found in short, specific turns of notes that become easily recognisable to music experts and enthusiasts.
In painting, this imprint can be given by the use of the instrument, brushstrokes, particular pigments, but also in atmospheres.
For Enzo Pregno, in addition to the particularly liquid and lively brushstroke, what strikes one is a kind of tonality to which the colours are tuned, what in photography and film is called a ‘filter’, a lens that tunes the colours and balances them against each other according to the result sought.
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