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Guido Borgianni “Orto a Forte dei Marmi”

Studio d'Arte Moderna Il Fiore

Guido Borgianni “Orto a Forte dei Marmi”

Guido Borgianni, Orto a Forte dei Marmi, Olio su tela, cm 50x70, 1976

 

Guido Borgianni
“Orto a Forte dei Marmi”
Olio su tela
cm 50×70
1976

Molti pittori, nonostante le parentesi vacanziere, non riescono a stare lontani da tela e pennelli, riuscendo altresì a trasmetterci proprio quel sentore di spensieratezza e gioia che qui alberga.

Impossibile ad esempio non pensare a certi dipinti di Galileo Chini dedicati alla Versilia dove anch’egli ha passato molti soggiorni.

Borgianni, come sua natura, non riesce a dedicarsi unicamente alla contemplazione paesaggistica.

Per lui il fascino aggiuntivo è dato dall’uomo e dalle sue attività, siano esse di fatica che di svago.

Il pittore ama catturare i gesti e gli atteggiamenti della quotidianità umana come se fosse uno di quegli invisibili, uno di quelli che preferisce vivere ai margini e cerca di non interferire nella vita che scorre.

Scopriamo così un orto curatissimo da sembrare un giardino.

Ben evidenziati sono i piccoli sentieri battuti nella terra rossa, gli alberi rigogliosi e le azzurre montagne in lontananza.

In quell’orto però troviamo un po’ defilato il contadino che pare essersi fermato un attimo tra una fatica e l’altra, con cappello, camicia bianca dalle maniche arrotolate, bretelle a sostegno dei pantaloni scuri ed in mano una piccola falce.

Il tutto definito con una pittura rapidissima ma ben studiata, in grado di dare freschezza e dinamismo ad ogni scena, riuscendo allo stesso tempo a non perdere alcun dettaglio.

 

 

Guido Borgianni
“Vegetable Garden at Forte dei Marmi”
Oil on canvas
cm 50×70
1976

Many painters, despite their holiday breaks, are unable to stay away from canvas and paintbrushes, even managing to convey that very hint of light-heartedness and joy that dwells here.

It is impossible, for example, not to think of certain paintings by Galileo Chini dedicated to Versilia where he too spent many stays.

Borgianni, as is his nature, is not able to devote himself solely to landscape contemplation.

For him, the additional fascination lies in man and his activities, whether they are of toil or leisure.

The painter likes to capture the gestures and attitudes of everyday human life as if he were one of the invisible ones, one who prefers to live on the margins and tries not to interfere in the flowing life.

We thus discover a well-kept vegetable garden.

Clearly visible are the small beaten paths in the red earth, the lush trees and the blue mountains in the distance.

In that vegetable garden, however, we find the farmer, who seems to have paused for a moment between one effort and another, wearing a hat, a white shirt with rolled-up sleeves, braces supporting his dark trousers and holding a small scythe.

All defined with a very rapid but well thought-out painting, capable of giving freshness and dynamism to each scene, while at the same time managing not to lose any detail.

 

 

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