Mirando Iacomelli “Fiori nel vaso blu”

Mirando Iacomelli
“Fiori nel vaso blu”
Olio su tavola
cm 60×50
1989

Iacomelli non si discosta mai dai saldi retaggi figurativi di ambito accademico ed allo stesso tempo non perderà mai, sebbene semplificandola, la componente disegnativa.

Anche in questa natura morta è facilmente osservabile il tratto a matita dove la pellicola pittorica è più sottile.

La nitidezza e meticolosità dei dettagli e degli elementi chiaroscurali lo fanno inevitabilmente accostare a pittori dal medesimo approccio, come Ghiglia o certe cose di Donghi.

Le opere di Iacomelli lasciano però sensazioni meno algide e plastiche rispetto ai citati, i quali trovano in essi una recondita e lontanissima parvenza surreale che congela le scene dandogli un irreale senso di immutabile incorruttibilità.

In questo vaso di fiori emerge uno stato di compostezza oltre ad uno studio sia compositivo che cromatico.

Il candore del vaso, come quello della gypsophila e di alcuni anemoni, spicca particolarmente in queste scure colorazioni di fondo divisi tra nero e bruno, permettendo al tempo stesso di infondere luce anche agli altri fiori.

Il risultato generale ci porta nuovamente verso una sensazione di grande eleganza e sobrietà.

Mirando Iacomelli
“Flowers in the blue vase”
Oil on board
cm 60×50
1989

Iacomelli never deviates from the firm figurative legacies of the academic sphere and at the same time never loses the drawing component, albeit by simplifying it.

Even in this still life, it is easy to observe the pencil stroke where the paint film is thinner.

The sharpness and meticulousness of the details and chiaroscuro elements make him inevitably approach painters with the same approach, such as Ghiglia or certain things by Donghi.

Iacomelli’s works, however, leave a less algid and plastic feeling than the aforementioned, who find in them a recondite and distant surreal semblance that freezes the scenes, giving them an unreal sense of immutable incorruptibility.

In this vase of flowers, a state of composure emerges as well as a study in both composition and colour.

The whiteness of the vase, like that of the gypsophila and some of the anemones, stands out particularly in these dark background colours divided between black and brown, while at the same time allowing the other flowers to shine through.

The overall result again leads us towards a feeling of great elegance and sobriety.