Sergio Scatizzi “Il grano”

Sergio Scatizzi
“Il grano”
Olio su tavola
cm 48,5×45
1998

Il colore riesce ad infondere sensazioni uniche, essendo in grado di pescare nel nostro bagaglio esperienziale più recondito.

Un colore, come un profumo, ci permette di rivivere situazioni che pensavamo semplici, banali, di poco conto.

Sono proprio le caratteristiche olfattive legate alle situazioni ad essere in grado di far imprimere indelebilmente nella nostra mente e nel nostro cuore certi accadimenti.

Un campo di grano diviene ardente quando il sole inizia lentamente ad avvicinarsi al declino giornaliero, non serve ancora scomodare il più scontato dei tramonti estivi, basta quella inclinazione di luce per instillarci quel senso di completezza.

Il fruscio del grano profumato, qualche sparuto e svogliato frinio delle cicale, la fresca brezza della sera ci riempie i polmoni, la pace di quel momento in quell’attimo.

Sergio Scatizzi
“The Wheat”
Oil on board
cm 48,5×45
1998

Colour manages to instil unique sensations, being able to draw on our innermost experiential baggage.

A colour, like a perfume, allows us to relive situations that we thought simple, trivial, unimportant.

It is precisely the olfactory characteristics linked to situations that are able to make certain events indelibly imprinted in our minds and hearts.

A field of wheat becomes blazing when the sun slowly begins to approach its daily decline, there is no need to bother with the most predictable of summer sunsets, that slant of light is enough to instil in us that sense of completeness.

The rustle of fragrant wheat, the occasional listless chirp of cicadas, the cool evening breeze fills our lungs, the peace of that moment in time.