Sergio Scatizzi “Paesaggio in Valdinievole”
Sergio Scatizzi
“Paesaggio in Valdinievole”
Olio su tela
cm 75×62
2001
Sergio Scatizzi acquistò la sua casa fiorentina di Via Maggio nel 1967 e qui è dove ha vissuto il resto della sua vita.
Gli affetti della famiglia però lo riportavano sovente nella tanto amata Valdinievole, ed in particolare nella sua Montecatini Terme, dove trascorse buona parte della giovinezza.
Queste vedute si sono da subito ben radicate in quelle primigenie pitture, quelle dolci colline si sono prestate precocemente a farsi ritrarre da quel giovane pittore che indagava la luce e la vita così semplici e genuini ma al contempo mai banali.
Inevitabilmente quel vissuto tornava a far capolino anche nelle sue opere della maturità.
Le declinazioni sono ogni volta particolari ed uniche, permettendogli di indagare sempre nuove sensazioni e nuove atmosfere.
In questo caso troviamo un forte dinamismo e freschezza del gesto, un turbinio di spatolate rendono il fruscio del vento tra le fronde degli alberi.
Le scelte cromatiche tradiscono una affettività e tenerezza per quei luoghi del cuore che paiono non appassire mai, ed anzi paiono ogni volta rinvigorirsi di nuova linfa vitale.
Sergio Scatizzi
“Landscape in Valdinievole”
Oil on canvas
cm 75×62
2001
Sergio Scatizzi bought his Florentine home in Via Maggio in 1967 and this is where he lived the rest of his life.
Family affections, however, often brought him back to his much-loved Valdinievole, and in particular to his Montecatini Terme, where he spent much of his youth.
These views immediately took root in those early paintings, those gentle hills lent themselves early on to be portrayed by that young painter who investigated light and life so simple and genuine but at the same time never banal.
Inevitably, that experience also returned in his mature works.
The declinations are each time particular and unique, allowing him to always investigate new sensations and atmospheres.
In this case we find a strong dynamism and freshness of gesture, a whirlwind of spatula strokes render the rustling of the wind in the foliage of the trees.
The chromatic choices betray an affection and tenderness for those places of the heart that never seem to wither, and indeed seem to reinvigorate themselves with new lifeblood each time.
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