Sergio Scatizzi “Verso il mare”

Sergio Scatizzi
“Verso il mare”
Olio su tavola
cm 44×71,4
1998

Un assolato pomeriggio estivo, un prato ricoperto da alta erba ingiallita ci sfrega le gambe.

Mentre percorriamo questa radura lentamente ci accorgiamo diventare una promessa di refrigerio.

Una piccola macchia rossa di papaveri ci introduce verso questa distesa assolata, dove il vento diviene artefice di movimenti sinuosi, quasi marini, generando così quel fruscio conosciuto di fronde arse.

Inaspettatamente quella speranza acquosa si apre di fronte a noi, piccola, in lontananza, una breccia nella vegetazione svela il mare.

Una caletta nascosta promette quel sollievo tanto agognato, uno scrigno nascosto che aspetta solo di essere vissuto.

La particolarità del dipinto è anche la scelta del supporto, ancora una volta uno scurolo, in questo caso di grandi dimensioni, di cui possiamo osservare l’elemento della chiusura, originale in ferro. 

Questa particolarità metallica permette, in un certo qual modo, di assottigliare quel velo che divide il reale e tangibile quotidiano dal mondo immaginato ed espresso contenuto all’interno di quel riquadro.

Il dipinto è pubblicato nel nostro catalogo della mostra “Sergio Scatizzi: Vecchi legni dipinti” del 2002.

Sergio Scatizzi
“Towards the Sea”
Oil on board
cm 44×71,4
1998

A sunny summer afternoon, a meadow covered with tall yellowing grass rubs our legs.

As we walk across this clearing we slowly become aware of a promise of refreshment.

A small red patch of poppies introduces us to this sunny expanse, where the wind becomes the creator of sinuous, almost marine-like movements, generating that familiar rustle of burning fronds.

Unexpectedly, that watery hope opens up before us, small, in the distance, a breach in the vegetation reveals the sea.

A hidden cove promises that longed-for relief, a hidden treasure chest just waiting to be experienced.

The particularity of the painting is also the choice of support, once again a scurolo, in this case a large one, of which we can observe the element of the closure, an original iron one.

This metallic peculiarity allows, in a certain way, to thin that veil that divides the real and tangible everyday from the imagined and expressed world contained within that frame.

The painting is published in our exhibition catalogue “Sergio Scatizzi: Old Painted Woods” of 2002.