Silvio Loffredo “Fiori”
Silvio Loffredo
“Fiori”
Olio su cartone
cm 59×42
1979
Siamo probabilmente tutti un po’ abituati alla particolare frizzantezza ed alla stravagante goliardia delle opere di Silvio Loffredo, perciò il vaso di fiori che ci accingiamo a presentarvi potrebbe essere una piacevole scoperta.
Il vaso, centrale, cerca di infondere stabilità alla composizione, una sorta di saldo ancoraggio ad un componimento che evidenzia tutt’altro che staticità.
Un viaggio all’insegna dell’immaginazione arborea, un non volersi assoggettare alle rappresentazioni canoniche delle nature morte, nel tentativo di fuggire alla sensazione di già visto, per far vibrare nuovamente di vita quei fiori.
Gli steli si estendono nello spazio come braccia sinuose, tradendo una inaspettata sensualità.
I fiori, rappresentazioni immaginarie di essenze aliene che paiono mischiare corolle dai lineamenti asciutti come sterlizie o gigli, ma che a loro volta paiono lentamente trasformarsi in lunghe dita protratte verso una flebile luce.
Tutto si orchestra sulle colorazioni del verde petrolio, permettendo agli altri toni di emergere gradualmente.
Silvio Loffredo
“Flowers”
Oil on cardboard
cm 59×42
1979
We are probably all a little accustomed to the particular effervescence and extravagant goliardia of Silvio Loffredo‘s works, so the vase of flowers we are about to present to you might be a pleasant discovery.
The vase, in the centre, seeks to infuse the composition with stability, a sort of firm anchorage to a composition that is anything but static.
A journey under the banner of the arboreal imagination, an unwillingness to submit to canonical representations of still life, in an attempt to escape the feeling of the already seen, to make those flowers vibrate with life again.
The stems extend into space like sinuous arms, betraying an unexpected sensuality.
The flowers, imaginary representations of alien essences that seem to mingle corollas with dry features like sterlizias or lilies, but which in turn seem to slowly turn into long fingers stretched out towards a faint light.
Everything is orchestrated on petrol green colours, allowing the other tones to gradually emerge.
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